Trova il nome giusto per la tua attività in 6 passaggi

Come scegliere il nome per l'attività

Ti sei mai chiesto da dove derivi il nome del colosso “Apple”? Fu proprio il fondatore del brand, Steve Jobs, a spiegarlo: decise di adottare questo nome dopo aver fatto visita a un frutteto, ritenendo anche che si trattasse di un nome “divertente, vivace e non intimidatorio”.

Sebbene l’azienda mosse i primi passi come “Apple Computers”, oggi è conosciuta universalmente come “Apple” ed è forse l’esempio migliore di come il nome di un’azienda non debba essere necessariamente vincolato al prodotto che offre per diventare uno dei brand più famosi e riconoscibili del mondo. Ma esiste un modo per scegliere un nome per la propria attività che metta tutti d’accordo?

In questo articolo ti spiegheremo come trovare il nome giusto per la tua attività in 6 semplici passaggi (visita al frutteto esclusa :-)).

Nota: il team di Jimdo non è autorizzato a prestare consulenza legale. In caso di dubbi, ti consigliamo di contattare un esperto legale.

1. Come trovare un nome conforme alla legge

Esistono diversi requisiti legali per la scelta del nome di un’attività e dipendono sia dal paese in cui ti trovi sia dalla forma giuridica dell’attività stessa, ad esempio se si tratta di un’impresa individuale, di una partnership commerciale, di una società a responsabilità limitata o per azioni.

In generale, esistono tre principi che non devono essere violati nella scelta del nome per la propria attività commerciale:

  • Principio di verità: è necessario indicare la forma giuridica della società costituita per lo svolgimento dell’attività e non è consentito inserire nel nome espressioni che potrebbero far pensare a un tipo di attività diverso rispetto a quello realmente esercitato (ad esempio, se hai un’attività tessile, non dovresti usare termini che potrebbero ricondurre a un’attività di tipo diverso).
  • Principio di novità: è necessario che il nome dell’attività sia diverso da quello di un’attività concorrente per evitare confusione.
  • Principio di liceità: il nome scelto per la tua attività non deve contrastare l’ordine pubblico e il buon costume.

Prima di scegliere il nome per la tua attività, ti consigliamo quindi di verificare sempre le restrizioni vigenti nel tuo paese. Ad esempio, nel Regno Unito non è consentito usare un nome commerciale che suggerisca una connessione con le autorità governative o locali, a condizione che non si abbia un’autorizzazione specifica.

Registrare il nome della propria attività in Italia

Prima di registrare il nome della tua attività, assicurati che rispecchi la forma giuridica della tua società, ad esempio se decidi di aprire un’impresa individuale, il nome della tua attività deve riportare il nome e cognome del titolare della società. In secondo luogo, assicurati che il nome indichi chiaramente lo scopo, la dirigenza e la forma giuridica dell’azienda. Una volta controllati tutti questi aspetti, puoi procedere alla registrazione presso la Camera di Commercio locale. Non sempre, però, la Camera di Commercio competente per la registrazione del nome della tua attività si occupa di verificare la presenza di attività con lo stesso nome, pertanto è necessario effettuare le opportune verifiche prima della registrazione presso il Registro delle Imprese e l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

2. Cosa rappresenta la tua attività

Così come il tuo logo professionale, anche il nome della tua attività dovrebbe riflettere quello che fai e cosa rappresenta la tua attività. Non sai bene da dove cominciare? Inizia rispondendo a queste domande:

  • Qual è il tuo prodotto o servizio?

Tu sai perfettamente ciò che fai, ma come lo spieghi agli altri? Prova a descrivere la tua offerta in poche parole, proprio come in un elevator pitch. Questo ti aiuterà a individuare i messaggi chiave che vuoi trasmettere ai clienti.

  • Qual è il tuo unique selling point (USP)?

Tra tutti i tuoi concorrenti solo tu realizzi a mano i tuoi gioielli? Non ti limiti alla vendita ma hai messo in piedi un vero e proprio servizio di assistenza clienti che continua anche dopo l’acquisto? Pensa a ciò che rende speciali te e la tua offerta e in cosa ti distingui dalla concorrenza.

  • Chi sono i tuoi clienti target?

I tuoi cappelli in lana sono perfetti per le fashion victim che non vogliono rinunciare alla moda nemmeno sulle piste da sci, oppure si addicono di più a chi non guarda alle tendenze ma piuttosto a tenere la propria testa al caldo in inverno? Il nome della tua attività deve essere in linea con le persone alle quali ti rivolgi, proprio come il tono di voce del tuo brand.

  • Quali sono i valori della tua azienda?

Per valori si intendono i principi sui quali si fonda la tua attività. Sei impegnato nell’uso di materiali sostenibili, nel rivolgerti solo a fornitori locali, non hai paura ad assumerti dei rischi? I tuoi valori spiegano agli altri chi sei e qual è il tuo modo di lavorare.

Chiaramente il nome della tua attività non deve riflettere tutti questi aspetti, bensì l’essenza della stessa. Dovresti trasmettere le stesse sensazioni che i tuoi clienti provano quando tengono tra le mani il tuo prodotto per la prima volta oppure incontrano il tuo team.

3. Trova le parole giuste per il nome della tua attività

Ora che hai scoperto quali sono gli aspetti che rendono speciale la tua attività, è arrivato il momento di liberare la creatività!

  • Fai un brainstorming sulle parole e le espressioni che descrivono la tua offerta. Per i cappelli fatti a mano, ad esempio, potresti iniziare da parole come “fatto a mano”, “lana”, “caldo”, “unico” e “con amore”. Puoi lavorare su queste parole da solo oppure chiedere aiuto a familiari, amici o colleghi.
  • Fai un elenco delle tue parole preferite. A primo impatto, queste parole potrebbero non avere molto a che vedere con la tua attività, ma dovrebbero comunque evocare sensazioni positive. Ricorda che il nome “Apple” non ha niente a che fare con computer o smartphone, ma è comunque uno dei brand più conosciuti del mondo.
  • Cerca, cerca e ancora cerca. Vai su Google e cerca i nomi dei tuoi concorrenti o di siti e attività come la tua. Ovviamente non potrai copiare i loro nomi, ma potresti trovare la giusta ispirazione da un concetto, un’idea o semplicemente dal modo usato per mettere insieme le parole. Apri il dizionario, prendi spunto da ciò che ti circonda, ascolta la musica… raccogli nuove idee dal maggior numero di fonti possibile.

Hai bisogno di ispirazione? Ci sono tantissimi strumenti online gratuiti che puoi usare per creare il nome della tua attività. La maggior parte delle volte si limitano a combinare i termini che inserisci con parole a caso, ma possono comunque aiutarti a smuovere la tua creatività.

4. Gioca con le tue parole preferite

Anche dopo il brainstorming e la ricerca, la tua vena creativa non si sarà certamente esaurita. Inizia quindi a giocare con le tue parole preferite, combinale, cambia i suffissi (come in “Spotify”), traducile in altre lingue… in poche parole, dai libero sfogo alla tua creatività.

I nomi aziendali migliori potrebbero anche emergere dal tuo stesso nome. Il brand sportivo  “Adidas”, ad esempio, è un’abbreviazione del nome del suo fondatore Adolf “Adi” Dassler, mentre il nome del produttore di auto “Audi” è la traduzione latina del cognome del fondatore August Horch.

Quando crei nuove parole, devi sempre considerare quanto segue:

  • Il nome dovrebbe essere facile da pronunciare. Un nome come “RistoranTiamo” potrebbe essere usato per un ristorante e sarebbe anche efficace dal punto di vista comunicativo, se non fosse che all’orecchio risulterebbe leggermente cacofonico.
  • Deve essere attraente. “Tutto e di più per le due ruote” è un nome facile da pronunciare, ma sicuramente troppo lungo e poco accattivante. Potrebbe essere sostituito da un più semplice “Tutto per le due ruote”.
  • Deve idealmente comunicare un messaggio, un vantaggio o un’immagine. Un nome può essere più astratto come “Apple” o più specifico come “Audible”.
  • Non porti dei limiti. Evita di usare, all’interno del nome, nomi di città, il genere della clientela, o altri termini che potrebbero inutilmente restringere la tua cerchia di clienti di riferimento. “Milano Fashion Store” potrebbe dare l’idea, ad esempio, che il tuo shop online sia attivo solo a Milano e se vendi capi di abbigliamento sia da uomo che da donna, forse “L’uomo di tendenza” non è il nome giusto da usare.

5. Testa il nome della tua attività

A questo punto dovresti avere creato alcuni nomi potenziali per la tua attività. Ma cosa ne pensano gli altri?

Condividi quelli che ti piacciono di più con parenti e amici e chiedi la loro sincera opinione. Anche se il loro feedback non è positivo, è sempre meglio saperlo prima di aver stampato il nome su biglietti da visita, sui prodotti e prima di aver aperto il proprio shop online. Che sia positivo o negativo, un parere onesto ti può aiutare a vedere le cose da un punto di vista diverso e ad arrivare a un nome migliore.

Se ne hai la possibilità, coinvolgi alcuni amici che non sanno nulla della tua attività. Proponi loro i potenziali nomi che hai scelto e chiedi di indovinare il tipo di prodotto o servizio che offri. È un modo utile per portare a galla eventuali punti deboli ai quali non avevi pensato.

Una volta testato il nome per la tua attività, manca ancora un passaggio prima di rendere pubblico il nome che hai scelto: devi controllare che sia disponibile e non sia già usato da altri. Quindi aspetta un attimo prima di parlarne sui social o altrove.

6. Come controllare se il nome che hai scelto è disponibile

I tuoi nomi preferiti hanno passato l’esame di familiari e amici? Se sì, è giunto il momento di verificare che siano disponibili. Se non riesci a decidere quale usare, le seguenti informazioni potrebbero aiutarti a fare un po’ di chiarezza.

Puoi usare lo stesso nome di un’altra società?

Al giorno d’oggi, è difficile trovare il nome di un’attività che sia veramente esclusivo. Le norme da tenere in considerazione dipendono in gran parte da dove vuoi commercializzare i tuoi prodotti o servizi, ma in generale più società possono avere lo stesso nome a condizione che siano geograficamente distanti, che non operino in settori simili, che non vendano prodotti simili e che non siano registrate presso lo stesso ufficio marchi. Se esiste il rischio che i clienti possano confondere la tua attività con quella di un concorrente o con un’altra attività della tua zona, dovresti evitare di usare quel nome. A volte basta una veloce ricerca su Google per essere sicuri di non andare incontro a questo rischio.

Lo scenario cambia nel caso in cui un’azienda abbia depositato il proprio nome come marchio. In questo caso entra infatti in gioco il diritto sui marchi e la questione si complica. In tale situazione, la consapevolezza e l’età del marchio sono due aspetti da considerare: senza addentrarci nei dettagli di questioni complicate, le probabilità che tu possa chiamare la tua attività “Apple” o “Adidas” sono pari a zero.

Per verificare quindi la disponibilità del nome da te scelto ti consigliamo di consultare le seguenti fonti:

Se hai controllato le fonti riportate sopra e il nome da te scelto non compare in nessuna di esse, allora probabilmente puoi utilizzarlo senza avere il timore di infrangere la legge. Se però hai ancora dei dubbi, ti consigliamo di rivolgerti a un professionista del settore.

Verifica la disponibilità del dominio

Se il nome che hai scelto per la tua attività è disponibile, è un’ottima notizia! Il prossimo passo da compiere sarà verificare quali domini sono disponibili per creare il sito della tua attività. Se il dominio che hai scelto non è disponibile, non preoccuparti. Puoi sempre usare un’altra estensione di dominio.

Non dimenticare di creare il tuo logo!

Ora che hai trovato un nome e un dominio per la tua attività, hai bisogno di un logo professionale che potenziali clienti ricorderanno anche se non memorizzeranno subito il nome del tuo brand.

Crea un logo per mettere in risalto la tua attività.

Maggie Biroscak
Maggie lavora per Jimdo come copywriter e redattrice. Precedentemente ha collaborato con organizzazioni operanti in campo ambientale e dell'attività d'impresa sostenibile. Quando non è intenta a controllare compulsivamente la punteggiatura nei testi, puoi trovarla immersa nella lettura di riviste scientifiche, occupata a cucinare o a fare camping da qualche parte.
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